Ogni tanto facciamo dei bagni un po’ speciali da queste parti, i nostri “bagni materici”!
Ai bambini immergersi nei materiali piace davvero tanto, la percezione con i piedi, le gambe, le braccia è molto diversa rispetto ad un contatto confinato alle mani.
Ha in sé un significato di protezione e contenimento, un antico e ancestrale significato di avvolgimento, quasi uterino.
Questo gioco, così amato dai bambini, è di facile riproduzione, anche a casa.
E’ suffciente stendere un grosso telo a terra, rovesciarci sopra abbondanti quantità di farina di mais, riso soffiato, cotone, foglie, sale grosso ( se ne possono trovare davvero tanti, liberate l’immaginazione!) e lasciare che i bambini a piedi nudi, meglio ancora se anche a gambe nude, esplorino questo spazio materico mossi dalla curiosità del “sentire” sulla pelle.
Noi abbiamo una grossa piscina dedicata ai bagni materici, ma anche una piscinetta gonfiabile o una vascetta per i l bagnetto possono svolgere la stessa funzione.
Se all’interno si dispongono contenitori di dimensioni e trasparenze differenti, qualche paletta e rastrello, l’attrazione sarà potenziata. Il fluire dei materiali, e l’innato potere rilassante del travaso, condurrà i bambini in uno spontaneo silenzio e sarà difficile distoglierli da tanto benessere, quello della conoscenza che passa dalla pelle
Per ricreare un ambiente più stimolante si possono aggiungere oggetti di uso comune o presi in natura, maggari raccolti insieme durante qualche passeggiata, come pigne o conchiglie.
Uno dei preferiti dai nostri bambini è il bagno nel sale, nel quale aggiungiamo conchiglie di varie dimensioni, il richiamo alla realtà sostiene l’immaginazione e riporta i bambini ad una dimensione concreta cheassicura e i senso di appartenenza