Nei primi tre anni di vita il corpo è il tramite per l’apprendimento, tutto passa dalla pelle. Noi a Tomorò lo sappiamo bene e ci divertiamo a proporre attività di gioco e scoperta sensoriale, i cosiddetti “bagni materici”, esperienze di vera immersione nei materiali.
Ecco la nostra vendemmia: metti un intreccio di fili sospesi nell’atelier creativo, grappoli d’uva appesi, catini per la raccolta e bimbi a piedi nudi e quel che accade è un tripudio di gioia, stupore, entusiasmo e ridolini.
Quel che in apparenza è un gioco, in realtà è una proposta ricca di contenuti nutrienti: l’attività di raccolta stimola l’estensione corporea, l’equilibrio, la presa, la motricità fine. La separazione degli acini richiede pazienza, concentrazione e una buona capacità di prendere la mira per
fare centro nel catino con lanci a distanze crescenti!
L’attività regala ai bambini sicurezza e rafforza l’autostima attraverso il vissuto di un’esperienza di intenso piacere senso-motorio.
Durante la raccolta molti bambini hanno spontaneamente assaggiato l’uva, si sono soffermati sulle differenze di colore e di dolcezza tra le varie qualità appese ed hanno imparato paroline nuove come “grappolo” e “acino”.
E una volta riempiti d’acini i catini i bambini hanno iniziato a calpestarli, qualcuno ha esitato (non per tutti sporcarsi è un piacere immediato, per alcuni è una conquista che arriva con i ltempo), qualcuno si è letteralmente catapultato, qualcuno è scivolato sperimentando una superficie sulla quale usare un controllo tonico diverso, qualcuno ha scelto di entrare in un catino già “abitato” e di condividerlo, qualcun altro ha voluto restarci tutto solo.
con lanci a distanze crescenti!
Corpo, linguaggio, relazione, emozioni, tanto in gioco, in questo gioco!